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Siete contenti del vostro lavoro di traduttori?
Thread poster: Vincenzo Di Maso
Sabina Moscatelli
Sabina Moscatelli
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Mi piace poco Dec 16, 2009

faccio la solita voce fuori dal coro. Non mi piace particolarmente, anche se mi ci dedico anema e core.

O più probabilmente non sono fatta per la solitudine che questa professione impone.

Ho fatto la dipendente e mi piaceva di più, ma è una porta che ho chiuso e non riesco più ad aprire.

Insegno e mi piace di più, ma purtroppo l'insegnamento in Italia è pagato pochissimo. Non fosse così, ne farei la mia prima professione, perché mi dà enormi soddi
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faccio la solita voce fuori dal coro. Non mi piace particolarmente, anche se mi ci dedico anema e core.

O più probabilmente non sono fatta per la solitudine che questa professione impone.

Ho fatto la dipendente e mi piaceva di più, ma è una porta che ho chiuso e non riesco più ad aprire.

Insegno e mi piace di più, ma purtroppo l'insegnamento in Italia è pagato pochissimo. Non fosse così, ne farei la mia prima professione, perché mi dà enormi soddisfazioni umane.

Il mare è pieno di "se" e "ma".
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gianfranco
gianfranco  Identity Verified
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Lavoro molto flessibile Dec 16, 2009

Con la traduzione non si diventa certo ricchi (ma si può vivere decentemente), occorre talvolta fare lavori abbastanza noiosi (anche se capitano testi interessanti), e ci sono altri problemi vari.

Dal punto di vista dei vantaggi, metto in testa a tutto la flessibilità. È possibile lavorare tanto quanto si vuole (o quanto poco si vuole), nelle ore preferite e, molto importante per me, nel paese che si preferisce.

Al momento, per me, la flessibilità compensa gli alt
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Con la traduzione non si diventa certo ricchi (ma si può vivere decentemente), occorre talvolta fare lavori abbastanza noiosi (anche se capitano testi interessanti), e ci sono altri problemi vari.

Dal punto di vista dei vantaggi, metto in testa a tutto la flessibilità. È possibile lavorare tanto quanto si vuole (o quanto poco si vuole), nelle ore preferite e, molto importante per me, nel paese che si preferisce.

Al momento, per me, la flessibilità compensa gli altri svantaggi.

Gianfranco



[Edited at 2009-12-16 20:49 GMT]
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eva maria bettin
eva maria bettin
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Beati voi- eppure io una nota di rimpianto ce l'ho Dec 17, 2009

io forse ho fatto il percorso inverso. e ho un età credo superiore quasi del doppio ad alcuni/e di voi. io ho inizato da neo- mamma- come freelance- negli anni 70. Poi- i figli un pò cresciuti- sono approdata ad un impiego fisso come traduttrice e interprete.
Per me personalmente è stato un sollievo. Il cartellino mi dava la possibilità di dire: ragazziiii! io devo uscire! E mi costringeva a mettermi in ghingheri- ben truccata e vestita- cosa che a casa non avrei mai fatto- e che non
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io forse ho fatto il percorso inverso. e ho un età credo superiore quasi del doppio ad alcuni/e di voi. io ho inizato da neo- mamma- come freelance- negli anni 70. Poi- i figli un pò cresciuti- sono approdata ad un impiego fisso come traduttrice e interprete.
Per me personalmente è stato un sollievo. Il cartellino mi dava la possibilità di dire: ragazziiii! io devo uscire! E mi costringeva a mettermi in ghingheri- ben truccata e vestita- cosa che a casa non avrei mai fatto- e che non dispiaceva a mio marito qunado mi rivedeva.

A me il cartellino e la busta paga hanno dato un modo di essere-- di esistere fuori dall'ambiente famigliare! (anche se lo timbravo solo la mattina per far capire che non arrivavo mai in ritardo- e poi ci pensava il capo a firmarlo). Pc o internet non esistevano ancora. Quando poi siamo arrivati al fax e i primi pc- non c'era più orario. I mei clienti erano quasi tutti sulla west-coast- e non ho apprezzato molto alzarmi la mattina alle 3 per rispondere perchè era urgente e l'USP non faceva in tempo a consegnare i documenti necessari.
Io non amo questa storia dell'essere sempre disponibile e raggiungibile. Io non lo sono- e parlo semplicemente del cell. Certo per chi non può farne a meno- le giovani famiglie- è un grande aiuto (tecnico). Ma continuo a pensare che l'ambiente di lavoro non dovrebbe diventare tutt'uno con l'ambiente famigliare o la vita personale- diciamo così.
Unsaluto a tutti- e Auguri!
Eva Maria
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Mariella Bonelli
Mariella Bonelli  Identity Verified
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Studio Dec 17, 2009

eva maria bettin wrote:
Ma continuo a pensare che l'ambiente di lavoro non dovrebbe diventare tutt'uno con l'ambiente famigliare o la vita personale- diciamo così.


Su questo sono d'accordo con te. Io per i primi due anni ho lavorato in casa, poi ho iniziato ad avere uno studio lontano dalla mia abitazione e mi sono trovata molto meglio per tutti i motivi che hai citato tu e anche per altri. Con uno studio ho avuto vantaggi, come appunto dovermi preparare per uscire, scindere la vita famigliare da quella lavorativa (nel limite del possibile!), ma soprattutto poter ricevere i clienti e avere più visibilità come libera professionista. Il risultato è stato la possibiità di attrarre più clienti diretti e gestire in prima persona i rapporti con i committenti, cosa che mi ha dato e mi dà grande soddisfazione. Lavoro con il portatile da casa solo in caso di necessità.
Certo, per quanto riguarda la flessibilità di cui parla Gianfranco, intesa come possibilità di lavorare in qualsiasi paese, nel mio caso è andata riducendosi, perché significherebbe perdere clienti locali. In questa fase della mia vita a me va bene così, ma mi rendo conto che forse non potrebbe adattarsi a tutti.
In ogni caso la mia solitudine è ridotta non solo da eventuali visite in studio, ma anche da uscite per asseverazioni, interpretariati (anche se abbastanza occasionali), a volte servizi presso le sedi dei clienti, corsi... Le possibilità sono molte e secondo me vale la pena di esplorarle o almeno io caratterialmente ho sentito la necessità di farlo. Si può condividere studi con altri professionisti, non necessariamente traduttori come noi, svolgere attività parallele (insegnamento, interpretariato), prendersi cura della propria formazione, fare trasferte, partecipare a conferenze, powwow... Consiglierei a chiunque di fare delle scelte professionali che portino anche solo ogni tanto fuori casa, perché lavorare sempre in solitudine alla lunga non so se è positivo.

[Edited at 2009-12-17 12:00 GMT]


 
Audra deFalco (X)
Audra deFalco (X)
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my 2 cents Dec 17, 2009

Vincenzo Di Maso wrote:

Se metti ottimismo in quello che fai, troverai felicità nel tuo lavoro. L'importante è pensare positivo e riflettere soprattutto sui vantaggi che abbiamo.


Concordo in pieno. Molto, molto ben detto.

Io sono contentissima della mia scelta. Le lingue, le parole... insomma, sono la mia passione. Poi c'e' sempre la flessibilita' di questo lavoro che mi da una soddisfazione enorme.

[Edited at 2009-12-17 14:47 GMT]


 
smarinella
smarinella  Identity Verified
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sono contenta ma... Dec 17, 2009

...ma non lo sarei se fosse il mio primo e/o unico lavoro. Perché? Perché vivere di sola traduzione vuol dire fare un lavoro poco sociale (per non dire asociale), stare bloccata per tante ore in casa e interagire solo con una macchina. A me piace stare tra la gente, avere molte attività sociali, anche lavorare con altre persone, tornare a casa per staccare, dedicandomi ai figli, al giardino, che so fare sport e vita all'aria aperta.

Sono contenta di tradurre perché sono approdat
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...ma non lo sarei se fosse il mio primo e/o unico lavoro. Perché? Perché vivere di sola traduzione vuol dire fare un lavoro poco sociale (per non dire asociale), stare bloccata per tante ore in casa e interagire solo con una macchina. A me piace stare tra la gente, avere molte attività sociali, anche lavorare con altre persone, tornare a casa per staccare, dedicandomi ai figli, al giardino, che so fare sport e vita all'aria aperta.

Sono contenta di tradurre perché sono approdata a questo lavoro tardi, dopo una lunga carriera all'estero, una volta che ho deciso di rientrare in patria per motivi familiari. Lo faccio quindi solo da relativamente poco tempo, con impegno e ottimi risultati ma sempre, ancora come secondo lavoro. Non riesco a immaginarmi di fare lo stesso lavoro - o tradurre o qualcos'altro - da trent'anni, sempre lo stesso, magari senza alcuna previdenza per la vecchiaia e senza altra scelta quindi che continuare a star chiusa in una stanza a battere sulla tastiera.

Concordo con Sabina Moscatelli che lavorare con delle persone (con ragazzi/giovani in particolare), s'intende, non con delle macchine è quanto di più gratificante esista. Che venga pagato poco importa fino a un certo punto. Scrivere, certo, mi piace, anzi è la mia passione - faccio persino volontariato traduttorio quando lo reputo necessario - ma la mia crescita personale e umana è almeno altrettanto della gratificazione culturale che si ottiene scrivendo/traducendo/adattando ecc.

Le discussioni che spesso si sentono qui e altrove contro i traduttori part-time mi fanno ridere perché i migliori colleghi che conosco sono medici/ingegneri/economisti che lavorano anch'essi, come me, a metà tempo e dedicano l'altra metà del tempo a tradurre. E sono fior di traduttori, vi assicuro. Più ampia, a mio avviso, è la gamma delle cose che si fanno, maggiore è il grado di soddisfazione che se ne ricava...

i miei due cent
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Vania Dionisi
Vania Dionisi  Identity Verified
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Direi di sì Dec 18, 2009

Ho un curriculum lavorativo abbastanza variegato, e di tutte le professioni questa è sicuramente quella che mi piace di più. Ho insegnato nella scuola statale (in Francia, non qui), ma non ho avuto la minima esitazione a lasciare un posto fisso statale con relativo miraggio di pensione e mettermi in proprio.

La solitudine non la sento affatto, mentre lavoro ci scappano sempre due parole con qualcuno via Skype o via telefono, mio marito torna a pranzo per un paio d'ore, se mi scocc
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Ho un curriculum lavorativo abbastanza variegato, e di tutte le professioni questa è sicuramente quella che mi piace di più. Ho insegnato nella scuola statale (in Francia, non qui), ma non ho avuto la minima esitazione a lasciare un posto fisso statale con relativo miraggio di pensione e mettermi in proprio.

La solitudine non la sento affatto, mentre lavoro ci scappano sempre due parole con qualcuno via Skype o via telefono, mio marito torna a pranzo per un paio d'ore, se mi scoccio smetto di lavorare ed esco (senza capi che mi guardino male) e comunque molto spesso da sola mi sento già una moltitudine
Come se non bastasse vivo in campagna...

Come detto da tanti altri, la flessibilità che offre questo lavoro è impagabile.
In più mi diverte parecchio la faccia sgomenta e/o di commiserazione di molte persone che non sanno che cosa immaginarsi e pensano si viva sbarcando il lunario con lavoretti da studenti.

Per finire, sebbene stia facendo una vitaccia infame perché la maggior parte del lavoro la faccio di notte, sto anche crescendo mia figlia di 8 mesi, potrò continuare a starle accanto senza lo spettro del 9/18 (senza trasporti...) e questo anche non lo sottovaluterei.

Mi piacerebbe tuttavia insegnare un po', anche solo qualche lezione privata, ma da queste parti la lezione privata a 15 euro è già molto molto cara, per cui mi è molto più redditizio eventualmente fare l'orto.

Il bilancio è decisamente positivo.
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Vincenzo Di Maso
Vincenzo Di Maso  Identity Verified
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libertà di gestione Dec 18, 2009

Vania Dionisi wrote:

Ho un curriculum lavorativo abbastanza variegato, e di tutte le professioni questa è sicuramente quella che mi piace di più. Ho insegnato nella scuola statale (in Francia, non qui), ma non ho avuto la minima esitazione a lasciare un posto fisso statale con relativo miraggio di pensione e mettermi in proprio.

La solitudine non la sento affatto, mentre lavoro ci scappano sempre due parole con qualcuno via Skype o via telefono, mio marito torna a pranzo per un paio d'ore, se mi scoccio smetto di lavorare ed esco (senza capi che mi guardino male) e comunque molto spesso da sola mi sento già una moltitudine
Come se non bastasse vivo in campagna...

Come detto da tanti altri, la flessibilità che offre questo lavoro è impagabile.
In più mi diverte parecchio la faccia sgomenta e/o di commiserazione di molte persone che non sanno che cosa immaginarsi e pensano si viva sbarcando il lunario con lavoretti da studenti.

Per finire, sebbene stia facendo una vitaccia infame perché la maggior parte del lavoro la faccio di notte, sto anche crescendo mia figlia di 8 mesi, potrò continuare a starle accanto senza lo spettro del 9/18 (senza trasporti...) e questo anche non lo sottovaluterei.

Mi piacerebbe tuttavia insegnare un po', anche solo qualche lezione privata, ma da queste parti la lezione privata a 15 euro è già molto molto cara, per cui mi è molto più redditizio eventualmente fare l'orto.

Il bilancio è decisamente positivo.
La vita lavorativa la gestiamo noi. E' un vantaggio incredibile lavorare senza capi, etc... i colleghi possiamo sceglierli noi. Come? Se non possiamo fare a meno della vita sociale, possiamo condividere uno studio; se invece vogliamo lavorare da casa, abbiamo skype e possiamo scendere quando vogliamo. Io non rinuncio alle 3 ore di pausa per stare con la mia partner che lavora in un'altra zona della città. Poi ripeto: possiamo sceglierci i colleghi con il quale confrontarci. Con skype molte barriere sono eliminate. Due risate con il mio cliente cinese, quello londinese, il toscanaccio o lo spagnolo poi allietano la giornata. Nulla ci impedisce poi di stare a contatto con persone, sia durante la pausa, la mattina o la sera. Il lavoro diventa asociale se ci mettiamo in condizione di farlo diventare asociale, cioè non uscendo, non parlando con nessuno, etc... Penso che il quality time si ha stando 6 ore al giorno a parlare ed interagire con chi vuoi, piuttosto che starne 10 o più, con un capo o colleghi con i quali potresti non trovarti.
Riguardo gli orari lavorativi, possiamo scegliere noi se lavorare la notte o meno. Io ho deciso il mio orario di lavoro approssimativo (9:30-20:30 con 3 ore di pausa proprio per vedere altre persone) e non vi sono problemi. E'chiaro che poi la flessibilità ci può portare a lavorare a volte fino alle 3 di notte per consegnare un lavoro in tempo. Poi ricordiamo che oltre al nostro lavoro possiamo fare altre attività. Anche lezioni private (senza particolari "fini di lucro") possono far bene alla nostra "salute" se ci piacciono.


 
Lyudmila Gorbunova (married Zanella)
Lyudmila Gorbunova (married Zanella)  Identity Verified
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Mi piace molto lavorare come freelancer! Dec 20, 2009

Ho lavorato per molti anni in Russia assunta come traduttrice/interprete presso le fabbriche e poi come libera professionista per 10 anni, adesso lavoro come freelancer in Italia, insomma ho avuto varie esperienze. La mia scelta è di lavorare in proprio, esser libera con chi e dove lavorare, che tipo di lavoro fare e non scambiarei mai "un pezzo di pane sicuro", magari anche con caviale sopra con la libertà che mi dà il lavoro da freelancer. Manca, va bene, il flusso sicuro e regolare di lav... See more
Ho lavorato per molti anni in Russia assunta come traduttrice/interprete presso le fabbriche e poi come libera professionista per 10 anni, adesso lavoro come freelancer in Italia, insomma ho avuto varie esperienze. La mia scelta è di lavorare in proprio, esser libera con chi e dove lavorare, che tipo di lavoro fare e non scambiarei mai "un pezzo di pane sicuro", magari anche con caviale sopra con la libertà che mi dà il lavoro da freelancer. Manca, va bene, il flusso sicuro e regolare di lavoro, mi capita di non avere nessun lavoro per una settimana e poi ad un tratto mi arrivano due o tre proposte di lavoro alla volta, ma in cambio a questa irregolarità esiste la possibilità di scegliere il lavoro più interessante e il cliente migliore. L'altro lato positivissimo è quello di poter lavorare dovunque io stia. Mio marito fa il lavoro da trasfertista, sono stata con lui ad Anversa, in Germania e all'inizio di gennaio vado a Rotterdam. Mi basta il mio computer e Internet per poter lavorare. Dalla Germania mi sono recata una volta a Verona per fare l'interpretariato alla fiera Vinitaly, posso prendere il volo low cost per venire a fare l'interpretariato in Italia anche quando sono in Olanda. Non è bello, questo?Collapse


 
Susanna Martoni
Susanna Martoni  Identity Verified
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Senz'altro si' Dec 21, 2009

Anche io trovo che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi (flessibilita' in primis ma anche le fantastiche opzioni aggiunte da Claudio).

Abbasso la fame nervosa indicata da Umberto (che conosco bene) e una certa solitudine che qualche volta mi attanaglia.

Voto: 8 (e mezzo)

Ciao
Susanna


 
Luisa Bosetti
Luisa Bosetti
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forse sbaglio qualcosa io? Dec 29, 2009

eva maria bettin wrote:
A me il cartellino e la busta paga hanno dato un modo di essere-- di esistere fuori dall'ambiente famigliare!
...
Ma continuo a pensare che l'ambiente di lavoro non dovrebbe diventare tutt'uno con l'ambiente famigliare o la vita personale- diciamo così.


Io amo il mio lavoro di traduttrice freelance ma concordo pienamente con Eva Maria. Da quando faccio questo lavoro full-time sono diventata una vera reclusa. Esco pochissimo (a volte non metto il naso fuori per sei o sette giorni di fila), ho orari disumani, mi trascuro moltissimo. Non nascondo che a volte mi sento soffocare. Forse non aiuta il fatto di avere due figli piccoli a cui badare e un marito che fa i turni. La gente mi dice sempre che sono fortunata ed effettivamente anche io vedo molti vantaggi nel lavoro che faccio ma resta il fatto che negli ultimi anni le mie relazioni sociali si sono quasi azzerate, il tempo per me stessa è pari a zero e lo stipendio non è affatto proporzionale ai sacrifici e al mazzo (passatemi il termine) che mi devo fare ogni giorno, domenica compresa.
Detto questo, non potrei fare nessun altro lavoro...!!!


 
gianfranco
gianfranco  Identity Verified
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Non si può avere tutto... Dec 29, 2009

luisa bosetti wrote:
Detto questo, non potrei fare nessun altro lavoro...!!!


Oh beh, allora rassegnati agli svantaggi e goditi i vantaggi.
Pero' per l'anno nuovo esci dal pigiama e pettinati ogni tanto, anche se non esci spesso....

Buon Anno
Gianfranco


 
Mirella Soffio
Mirella Soffio  Identity Verified
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La mia esperienza Dec 30, 2009

luisa bosetti wrote:

Forse non aiuta il fatto di avere due figli piccoli a cui badare e un marito che fa i turni.


Ecco, il punto è proprio questo: considera che in realtà non stai facendo solo un lavoro, ma due!

Detto questo, psicologicamente mi ha sempre aiutata molto il fatto di essere abituata a vestirmi/truccarmi/pettinarmi/profumarmi come se dovessi uscire ogni mattina. Non sono mai stata capace neppure di studiare, in pigiama!
Prima o poi, con molta fatica, si riesce a trovare un equilibrio e a ritagliarsi qualche minuto per se stesse. Non che sia mai facile, ma piano piano diventa meno difficile...

L'aspetto economico, poi, è determinante: soprattutto quando si ha meno tempo da dedicare al lavoro, è indispensabile che il gioco valga la candela... altrimenti ci si ritrova stanche e frustrate a chiedersi se valga davvero la pena ammazzarsi di lavoro per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

Coraggio!

Mirella


 
Vincenzo Di Maso
Vincenzo Di Maso  Identity Verified
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TOPIC STARTER
Aggiornamento 2013 Oct 6, 2013

Dopo 4 anni di crisi economica "mondo-nazionale", che opinione avete a riguardo?

 
Tom in London
Tom in London
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Concordo ma--- Oct 7, 2013

Concordo sugli aspetti positivi che sono tanti e importanti. Sopratutto la traduzione in sé come attività/disciplina che mi affascina e mi allarga gli orizzonti.

Poi come solitario per natura, il lato antisociale non mi spaventa; mi permetto di aggiungere una citazione di un illustre visitatore, Alexander Herzen: "colui che sa vivere da solo non ha nulla da temere dal grigiore di Londra".



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Concordo sugli aspetti positivi che sono tanti e importanti. Sopratutto la traduzione in sé come attività/disciplina che mi affascina e mi allarga gli orizzonti.

Poi come solitario per natura, il lato antisociale non mi spaventa; mi permetto di aggiungere una citazione di un illustre visitatore, Alexander Herzen: "colui che sa vivere da solo non ha nulla da temere dal grigiore di Londra".



Però il Fisco mi ha appena spedito il calcolo di quanto dovrò pagare di imposte per l'anno passato e ahimè sono al massimo dovuto al fatto che come traduttore c'è ben poco che posso scaricare come spese !

[Edited at 2013-10-07 08:37 GMT]
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