seminal backdrop

12:30 Jan 20, 2015 

Ottimo articolo Adami, grazie!

09:39 Jan 20, 2015 

Ciao Paolo! Ciao AdamiAkaPataflo e grazie per il riferimento!
<br />

A me la parola "seminale" in un contesto filosofico non suonava stonata perché effettivamente mi risuonava nella testa la nozione di "ragioni seminali" di origine stoica; se posso azzardare un'ipotesi, è forse questo il motivo per cui il calco si è imposto facilmente in lingua italiana andando a designare una nozione di "origine" non strettamente fisica, una vera "filiazione intellettuale" (e quindi qualcosa di più forte dell'idea di "influenza").
<br />

Secondo me la cosa più giusta da fare è verificare, come dice Paolo, se oggi questo aggettivo è in uso tra filosofi e affini. Fermo restando che secondo me si potrebbero tranquillamente usare anche altre traduzioni equivalenti (germinali, come propone Angela, o sorgive, o altro...)

08:36 Jan 20, 2015 

qua: http://rivistatradurre.it/2011/04/larte-dellapprodo/
un interessante passaggio dedicato a "seminale".

secondo l'autore il termine è ormai sdoganato e i numerosi riscontri che si trovano in giro parrebbero dargli ragione.

il testo di cui al link tratta di saggistica.
in filosofia, per dire, si parla di "ragione seminale" (dal "logos spermatikòs" greco).

quindi parrebbe, alla fine, che "seminale" non sia traduttese o, quantomeno, non del tutto.

detto questo, a me non piace molto, soprattutto fuori dall'ambito, per l'appunto, "tecnico" (dove a volte si scende a compromessi linguistici per esigenze di praticità, concisione, ecc. e dove certe comunità - tipo quella medica - fanno proprie espressioni che non sono magari correttissime e/o non suonano granché bene, ma servono allo scopo di "far recepire il messaggio" senza troppi giri di parole).

ovviamente il mio è un giudizio personale, forse più di pancia che di testa (avrete anche voi parole che non vi stanno simpatiche, immagino...), quindi lascia il tempo che trova.

l'articolo di cui al link, però, vale secondo me la lettura.

00:12 Jan 20, 2015 

Ciao Agnese, il mio dubbio e' proprio questo: si tratta di banali errori di traduzione (i tre esempi citati da te si riferiscono tutti a traduzioni di testi inglesi oppure commenti a testi originali inglesi) oppure pensi che nel gergo filosofico l'aggettivo "seminale" sia una "new entry" relativamente affermata e comprensibile?