GLOSSARY ENTRY (DERIVED FROM QUESTION BELOW) | ||||||
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16:24 Jun 22, 2017 |
French to Italian translations [PRO] Art/Literary - Architecture | |||||||
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| Selected response from: Cristina Bufi Poecksteiner, M.A. Austria Local time: 09:59 | ||||||
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4 | architetto in viaggio in aereo |
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architetto in viaggio in aereo Explanation: Le Corbusier ... de l\'architecture comme pratique planétaire, car il a été le premier expert volant = il primo esperto (o architetto) mobile, in viaggio in aereo Alla fine degli anni Cinquanta, l'avvento dei primi jet commerciali rivoluziona il viaggio aereo. Il Caravelle e il Boeing 707, introdotti dall'Air France nel 1959, dimezzano i tempi di volo, e la compagnia francese afferma di avere "i due migliori jet nella rete più estesa al mondo", che all'epoca copriva 350.000 chilometri. Con l'introduzione del viaggio aereo veloce, comunque, il tempo non è semplicemente crollato: si è espanso. Le Corbusier prevede già le implicazioni che questa nuova condizione avrà per l'architetto. L'attività non è solo locale, il tempo è continuato, quasi una banalità, quando studi di architettura con filiali in diverse città del pianeta, collegate via Internet e videoconferenza, lavorano ventiquattro ore al giorno: mentre lo studio di New York spegne le luci, quello di Pechino, per esempio, prende in carico un progetto cui a New York si è lavorato il giorno prima. E tutto ciò non solo sulle ventiquattro ore, ma sette giorni alla settimana. Dice Bernard Tschumi: "Oggi si lavora giorno e notte, sette giorni su sette. Ad Abu Dhabi, per esempio, la domenica non è festa. Perciò si viaggia di sabato e si lavora di domenica". [2] Le Corbusier vedeva questo tracollo dello spazio e del tempo tradizionali come l'emergere di un nuovo tipo di essere umano. [...] Questo essere post-umano è un animale che vola, la rete aerea è il suo "sistema nervoso efficiente", una ragnatela che si stende su tutto il globo. L'architetto iper-mobile è il sintomo di una società globalizzata nella quale l'umanità sarà necessariamente trasformata. All'approssimarsi del termine di una sequenza di voli della durata di cinquanta ore, Le Corbusier annota: 30 novembre 1955 / 10 pm di Parigi = 6 am di Tokyo Arriveremo tra due ore. 50 ore in aeroplano. Si potrebbe scrivere una Condition humaine sulla base di scoperte e rivelazioni fatte tramite il volo in aereo. [S 337] Già nel 1923, nel suo libro più famoso, Vers une architecture, aveva parlato dell'aeroplano come del "prodotto di una selezione spinta". E attraversando l'Atlantico sullo Graf Zeppelin, nel 1936, dice di aver scoperto "una nuova fauna: le ... http://www.domusweb.it/it/architettura/2011/04/30/verso-un-a... -------------------------------------------------- Note added at 2 hrs (2017-06-22 18:57:56 GMT) -------------------------------------------------- Le Corbusier vedeva questo tracollo dello spazio e del tempo tradizionali come l'emergere di un nuovo tipo di essere umano. [...] Questo essere post-umano è un animale che vola, la rete aerea è il suo "sistema nervoso efficiente", una ragnatela che si stende su tutto il globo. L'architetto iper-mobile è il sintomo di una società globalizzata nella quale l'umanità sarà necessariamente trasformata. |
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