18:16 May 17, 2013 |
French to Italian translations [PRO] Social Sciences - Cooking / Culinary | |||||||
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| Selected response from: Françoise Vogel Local time: 02:11 | ||||||
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Summary of answers provided | ||||
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3 +3 | ricetta Malossol |
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Discussion entries: 4 | |
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ricetta Malossol Explanation: non è una descrizione in questo brano ma solo un nome. -------------------------------------------------- Note added at 13 hrs (2013-05-18 07:16:38 GMT) -------------------------------------------------- altra soluzione potrebbe essere "ricetta malossol", senza maiuscola e con malossol in corsivo; oppure "alla malossol" (mi convince meno). -------------------------------------------------- Note added at 13 hrs (2013-05-18 07:18:40 GMT) -------------------------------------------------- ... senza M maiuscola -------------------------------------------------- Note added at 16 hrs (2013-05-18 10:35:31 GMT) -------------------------------------------------- Sara: Effettivamente è una ricetta di polenta servita con caviale. Basta a giustifcarne il nome. da: http://it.wikipedia.org/wiki/Caviale Cristoforo di Messisbugo nel suo libro di ricette e resoconto di banchetti della corte dei Duchi Alfonso I d'Este ed Ercole II d'Este “Libro novo nel qual si insegna a far d'ogni sorte di vivanda” Venezia, 1564, a pagina 110, riporta la prima ricetta conosciuta in Italia sull'estrazione delle uova da ovari di storione e sulla preparazione del caviale "caviaro per mangiare, fresco, o per salvare".[1] [...] Lo scrittore francese, astronomo e viaggiatore Jérôme Lalande nel suo libro “Voyage en Italie”, Paris 1771, vol. 8° pag. 269, annota che all'epoca la pesca dello storione nel fiume Po nel territorio di Ferrara nel Delta del Po, era abbondante.[3] Nel 1753 è documentata una guerra diplomatica tra lo Stato Pontificio, che governava il territorio del ducato di Ferrara dopo la cacciata degli Este, e la Serenissima Repubblica di Venezia che contestava i diritti di pesca allo storione nel fiume Po, confine tra i due stati nel territorio di Corbola, diritti che erano stati acquisiti dagli Este.[4] Da circa il 1920 al 1942 a Ferrara esisteva un rinomato negozio di gastronomia chiamato "Nuta", dal soprannome della proprietaria Benvenuta Ascoli, che acquistava tutti gli storioni beluga femmina pescati nel Po per l'estrazione del caviale, che preparava secondo l'antica ricetta di Messisbugo rielaborata. Si trattava di caviale cotto e conservato sottolio che a Ferrara molti ricordano e che nel periodo d'oro veniva inviato per la commercializzazione a Roma e Milano ed anche in Svizzera. ... |
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