GLOSSARY ENTRY (DERIVED FROM QUESTION BELOW) | ||||||
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20:32 Sep 23, 2005 |
Russian to Italian translations [PRO] Art/Literary - Poetry & Literature | |||||||
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| Selected response from: Nicola (Mr.) Nobili Italy Local time: 03:32 | ||||||
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Summary of answers provided | ||||
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5 +1 | raznoc^inec |
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5 | §â§Ñ§Ù§ß§à§é§Ú§ß§Ö§è-rasnocinets |
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Discussion entries: 2 | |
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§â§Ñ§Ù§ß§à§é§Ú§ß§Ö§è-rasnocinets Explanation: E' vero - §â§Ñ§Ù§ß§à§é§Ú§ß§Ö§è - ¨¨ intellettuale non apartenente alla nobilt¨¤ nel sec. XIX. "Grande Dizionario Russo-Italiano" Maizel, Skvorzova, 2001. -------------------------------------------------- Note added at 2005-09-23 21:38:12 (GMT) -------------------------------------------------- Non riesco a trovare la codifica giusta. Ci provo: àÐ×ÝÞçØÝÕæ. |
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raznoc^inec Explanation: Allora, le uniche due lettere da notare sono: c^ = è la "c" sormontata da un gancetto o accento circonflesso rovesciato (non la scrivo correttamente sennò chissà la codifica!) e indica il suono della "c" di "cena". La "c" col gancetto si usa comunemente in varie lingue slave che adoperano l'alfabeto latino. c = è la nostra "c", che in russo suona "ts". In molte lingue slave che usano l'alfabeto latino (per esempio ceco e sloveno) il suono "ts" si esprime proprio così. NON usare "ts", traslitterazione all'inglese, poco scientifica, che peraltro è ambigua, giacché in parole come "nravitsja" hai proprio le due lettere "t" ed "s" di fila. Quella che ti ho spiegato è la traslitterazione scientifica del russo. Non solo è l'unica priva di ambiguità e univoca in tutti i Paesi del mondo, ma è anche quella che usano tutte le editrici italiane serie (esempio, Garzanti, BUR) nelle traduzioni dei classici russi della letteratura. -------------------------------------------------- Note added at 12 hrs 14 mins (2005-09-24 08:47:17 GMT) -------------------------------------------------- La traslitterazione, purtroppo, NON è una scienza univoca. Quella che ti ho illustrato è la traslitterazione cosiddetta "scientifica", cui tutti gli slavisti si attengono. Altrimenti, lo stesso nome viene traslitterato in maniere diverse nelle diverse lingue, e addirittura, se un suono russo non esiste in una lingua, può essere traslitterato in maniere diverse nella stessa lingua. Pensa a Yeltsin, El'cin, Eltsin, Ieltsin... Insomma, l'unico modo per non fare confusione, almeno ad un certo livello, è attenersi alla traslitterazione ufficiale. Non tutti lo fanno, anzi, i giornalisti ignoranti sovente trascrivono come trovano nelle agenzie (inglese, se leggono Reuters) o improvvisano. Tutte le editrici serie usano la traslitterazione scientifica, e di norma nell'introduzione al libro aggiungono una pagina per spiegare la pronuncia dei nomi russi così traslitterati. Il fatto che la tastiera italiana non disponga di certi diacritici complica la vita, lo so, e per questo tanti ignorano i diacritici o scelgono altre formule, a mio avviso sbagliando. I "raznoc^inzy" si trovano poco perché il nome è quasi sconosciuto in Italia, credo sia questa la ragione. In ogni caso, la traslitterazione è un problema, con mi scontro ogni giorno, ma che fare? L'unica cosa è traslitterare SEMPRE correttamente, almeno noi che possiamo, e cercare di diffondere, nel nostro piccolo, le diciture corrette. |
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