Jan 31, 2008 15:49
16 yrs ago
1 viewer *
English term

theatre language/speech

English to Italian Art/Literary Poetry & Literature Theatre
Pinter orchestrates his work much in the manner of a musician, to the extent that John Russell Brown has suggested that ‘he may seem more interested in theatre language than theatre speech’.

ciao a tutti/e :-)
quello che vi riporto è un brano in cui si parla del teatro di harold pinter. il testo tra virgolette è una citazione. vorrei un consiglio su come rendere al meglio i due termini, "theatre language" e "theatre speech". so che di solito è meglio non postare due termini all'interno di una stessa domanda, ma in questo caso credo sia necessario, proprio perché la natura della domanda sta nella distinzione tra i due :-) io pensavo di rendere, rispettivamente, con "linguaggio del teatro" e "discorso del teatro", ma gradirei una vostra valutazione in proposito. grazie!

Discussion

Adele Oliveri (asker) Feb 1, 2008:
grazie per la segnalazione, Nicoletta :-) hai ragione, è una svista, intendevo "theatre speech". ma le spiegazioni date dai colleghi mi hanno convinto che la domanda è mal posta, e quindi la mia domanda va ignorata :-P
Nicoletta F (X) Feb 1, 2008:
Adele, mi sfugge qualcosa del discorso o è una svista "language speech" nella tua nota?
Adele Oliveri (asker) Jan 31, 2008:
ecco qui un po' più di contesto:

The interplay of silence and speech in Pinter is carefully calculated and skilfully manipulated. As one critic, Katherine J. Worth, has put it: ‘“Quietness” is a key word for Pinter. His most characteristic effect is one of violence exploding with alarming unexpectedness into an almost equally alarming quietness.’ The verbal violence is all the more striking for those lapses into silence, having increased shock value in consequence. Pinter orchestrates his work much in the manner of a musician, to the extent that John Russell Brown has suggested that ‘he may seem more interested in theatre language than theatre speech’. There is no denying that he is centrally concerned with the dynamics of language use, and that silence looms symbolically large in his worldview, to the extent that, as Russell Brown has reported, he thinks of his early plays as being marred by ‘glibness or too many words’.
Adele Oliveri (asker) Jan 31, 2008:
oddio, mi sorge un dubbio.... e se "language speech" fosse "recitazione"? :-S

Proposed translations

+1
23 hrs
Selected

language/speech = langue/parole

Ciao Adele,

Incuriosita da questa tua domanda, ho fatto qualche ricerca per vedere se l’opposizione “theatre language/theatre speech” avesse dei riscontri su Internet, ma non ho trovato niente di convincente.

Poiché nella parte aggiuntiva di contesto che hai messo si parla di “dynamics of language use”, non vorrei che J. R. Brown avesse utilizzato l’opposizione “language/speech” nel suo significato standard in inglese, ossia quello di traducente della famosa dicotomia “langue/parole” di de Saussure, limitandosi ad anteporvi theatre:

Saussure made what is now a famous distinction between **langue (language)** and **parole (speech)**. Langue refers to the system of rules and conventions which is independent of, and pre-exists, individual users; parole refers to its use in particular instances. Applying the notion to semiotic systems in general rather than simply to language, the **distinction is one between between code and message**, structure and event or system and usage (in specific texts or contexts).
http://www.aber.ac.uk/media/Documents/S4B/sem01.html


THE BASIC CONCEPTS OF SEMIOTICS ACCORDING TO SAUSSURE. - **Langue/parole** (**language/speech**)...
www.infoamerica.org/documentos_pdf/jacobson1.pdf


Per come capisco io il testo (e da quel poco che so di Pinter) non è che questo autore non sia interessato alla ‘parole’ (dopotutto, è stato insignito del premio Nobel per la letteratura!) ma è sicuramente (quanto meno per J. R. Brown e per qualche altro critico) molto più interessato alla ‘langue’, ossia al sistema di segni/al codice (del teatro) nel suo complesso, tanto è vero che utilizza ampiamente i “silenzi” per dare significato alla propria opera.

Ammesso e non concesso che questa mia interpretazione sia corretta, rimane il problema di come rendere la dicotomia “language/speech” in italiano, considerato che molti testi di strutturalismo/semiotica/linguistica tendono a lasciare “langue” e “parole” in originale.

Alcune opzioni potrebbero essere:

… sembra più interessato alla “langue” del teatro che alla sua “parole”…
… sembra più interessato alla “lingua” del teatro (linguaggio del teatro nel suo complesso) che alle “parole” proferite in scena…
…sembra più interessato al sistema complessivo dei segni (del teatro) che alla singola espressione linguistica…
…sembra più interessato al codice (dei segni) del teatro/teatrale/drammaturgico che al messaggio linguistico…

e via discorrendo (puoi trovare spunti diversi su come tradurre/rendere “langue” e “parole” praticamente su ogni singolo sito italiano dedicato alla materia quindi, magari, può valere la pena visitarne qualcuno).

Su Barnes e Nobles ho anche trovato la recensione di un libro di critica teatrale in cui viene analizzato il concetto di langue e parole in Pinter:
Rather, his [Pinter’s] plays exhibit a **semiotic** understanding of language that demands his audience focus not only on **parole**, the **individual speech act**, but also on **langue**, **language as structured system** that both enables and constrains parole.
http://search.barnesandnoble.com/booksearch/isbnInquiry.asp?...


Indipendentemente dai riscontri trovati, comunque, bisogna vedere se e come questa mia interpretazione si adatti al tuo contesto e quale tra le varie traduzioni/rese di langue/parole sia più calzante ai tuoi fini.


Ferdinand de Saussure distingue tra **langue e parole** (in italiano: tra lingua e parola), cioè tra il **linguaggio come sistema**, che preesiste qualsiasi singola lingua, e **l'espressione linguistica**, quella che effettivamente i parlanti utilizzano.
http://www.letteratour.it/teorie/A05strutt01.htm
Peer comment(s):

agree Eleonora Imazio : Veramente illuminante il riferimento a De Saussure!
1 day 4 hrs
Grazie, Eleonora, sei troppo gentile. :-)
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4 KudoZ points awarded for this answer. Comment: "ciao a tutti/e, mi sono presa ancora una notte per rifletterci su e alla fine credo che andrò per una delle opzioni suggerite da monica (anche se non so ancora quale...) anche se il suo suggerimento non si discosta moltissimo nella sostanza da quello di alfredo, il richiamo a de saussure mi sembra illuminante, anche per altri passaggi contenuti nel testo. grazie di cuore, comunque a quanti/e si sono premurati/e di rispondere :-)"
4 mins

espressione teatrale / dialogo teatrale

Una proposta...
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+3
8 mins

linguaggio teatrale/discorso teatrale

Sono d'accordo con la tua proposta di traduzione, tuttavia mi sembra che il testo risulti più scorrevole se usi l'aggettivo "teatrale" anzichè "del teatro".
Peer comment(s):

agree Fiamma Lolli : per-fet-ta! :)
12 mins
Grazie! ;-)
agree Gentiana Kasemi : D'accordo con i temini scelti ma non con la spiegazione da lei fornita sotto con riferimento alla distinzione linguaggio/discorso...
2 hrs
Beh, d'altronde non sono un esperto di Pinter... sarebbe necessaria una documentazione più approfondita, il mio era un tentativo (forse semplificato) di chiarire il mio disaccordo.
agree Conchita Conigliaro
16 hrs
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+2
32 mins

linguaggio della drammaturgia / lingua del parlato

Difficile proporre qualcosa di centrato senza un'idea più vasta del discorso che si sta conducendo qui...

Suppongo che J.R. Brown volesse dire più o meno "la forza di Pinter non sta tanto nelle battute che mette in bocca ai suoi personaggi quanto nella costruzione specificamente teatrale dei suoi lavori" o addirittura, per semplificare con l'accetta "le battute non sono particolarmente ben scritte ma la drammaturgia funziona".

In italiano, credo che funzioni meglio trasferire la funzione di ripetizione simmetrica dalla parola "teatro" alla coppia "linguaggio / lingua..."

Se nel contesto "parlato" risultasse troppo connotato nel senso di "discorso piano, quotidiano e senza enfasi" (ad esempio in opposizione a "canto", "verso", "declamato") si potrebbe preferire "discorso"; o forse addirittura "lingua delle battute assegnate ai personaggi" o, tout court "lingua dei personaggi"

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Note added at 6 hrs (2008-01-31 22:10:25 GMT)
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Guardando la nota che hai aggiunto, mi pare che grosso modo confermi la mia interpretazione: J.R.B. riferisce infatti che l'aspetto verbale dei suoi lavori di Pinter era ritenuto dall'autore stesso imperfetto. Detto questo, e osservato che è necessario in qualche modo mantenere l'effetto dato dalla simmetria delle due espressioni, l'ostacolo più grave per la resa in italiano mi pare la difficoltà di trovare una parola italiana che corrisponda esattamente a "speech" nella sua valenza di "atto puro e semplice del parlare".
Un altro aspetto è che forse si può desiderare una resa meno esplicita (meno sbilanciata sul versante dell'interpretazione, per così dire) - una resa più aperta, in maniera da lasciare al lavoro interpretativo del lettore uno spazio maggiore (e più simile a quello lasciato dal source).
Per questo, aggiungo altre due proposte.

1. Linguaggio del teatro / dettato teatrale
"dettato" (oltre a essere un termine forse troppo "tecnico") sposta l'attenzione da ciò che viene detto sul palco a ciò che viene scritto dall'autore; ma è anche vero che qui, nel complesso, si parla più del modo in cui i testi sono scritti che del loro effetto scenico.

2. linguaggio del teatro / lingua nel teatro (o: "uso della lingua nel teatro")

L'ultima versione, nella forma più ellittica, mi pare la più elegante - e forse, dopotutto, sufficientemente chiara.

Tendo a pensare, in effetti

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Note added at 6 hrs (2008-01-31 22:25:25 GMT)
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Chiedo scusa, la stanchezza mi ha fatto saltare un necessario passaggio di rilettura della nota. Alla seconda riga, dopo i due punti, si legga:

J.R.B. riferisce infatti che l'aspetto verbale dei suoi primi lavori era ritenuto imperfetto dall'autore stesso (...)

E si cancelli l'ultima riga.
Note from asker:
ciao alfredo, la tua proposta mi sembra molto interessante. credo che la sua interpretazione sia corretta - per darti qualche ulteriore riferimento, aggiungo come "nota generale" un po' più di contesto... grazie!
Peer comment(s):

disagree Boris Mattei : Non mi trovo molto d'accordo con la traduzione proposta: come evidenziato dal nuovo contesto, mi pare che la mia proposta sia più calzante, in quanto contrappone "linguaggio" come insieme di parole a "discorso" come insieme di ragionamenti.
12 mins
Un "linguaggio" non è necessariamente fatto di parole (pensa a un'espressione come "il linguaggio formale dell'architettura"); e tutti conosciamo "discorsi" beatamente innocenti d'ogni ragionamento (devo ricordare certi politici che cominciano per B?)
agree Paula Mangia Garcia Terra
1 hr
grazie
agree Valeria Faber : concordo, anche io l'ho letta come te... e come sempre "superlativo"! chapeau
14 hrs
grazie - ma sei troppo generosa!
agree Annamaria Arlotta : In linea di massima sì, anche se "lingua del parlato" mi sembra riduttivo. Il concetto è secondo me: "Sembrerebbe più interessato alle dinamiche proprie del linguaggio della drammaturgia che al linguaggio teatrale come semplice parlata".
19 hrs
Grazie - più o meno è questo, ma dirlo mantenendo la forma sintetica e simmetrica del source non è facile. Forse l'opzione più adeguata è l'ultima che mi è venuta in mente: "linguaggio del teatro" / "lingua nel teatro"
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